Nérida, Celìna, Ana: streghe in cammino, pericolose e sagge. maestre di raffinata manipolazione psicologica e di simulazione, implacabili avversarie di uomini potenti e generose donne di conoscenza... Continua l'epopea delle "brujas" della misteriosa Sierra Celada in labirintiche storie di agguati e trasfigurazione create dalla scrittrice messicana con irresistibile ironia e impeccabile forza narrativa.
"Un'insolita brezza ci sospinse oltre la soglia. Camminammo tutto il giorno e tutta la notte, e l'unico colore che ci sorprese fu il bianco abbagliante di certe rocce tonde, quasi circolari. Verso l'alba ci lasciammo cadere sul suolo polveroso. Svenni, più per delusione che per sfinimento. Non mi fu concesso sognare, e lo avrei desiderato. Mi svegliai di soprassalto, mi sollevai a guardare don Juan e i due soldati che aggredivano la roccia a colpi di piccone. "Oro, oro", ripeteva don Juan. Si fermò, si girò verso di me, mi mostrò il suo tesoro. "Oro, oro", ripeté. "Quella è pietra pirite, l'oro degli stolti", dissi. Gli occhi di Juan Murieta si mossero impercettibilmente. Nerida si alzò, Ana Celìna e io la seguimmo"
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER, RIMANI AGGIORNATO SULLE NOSTRE PROMOZIONI