ARTE SOVRASENSIBILE di Mark Drusco
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Ho liquidato la forma, l'ho frantumata, l'ho resa Ignoto. E l'ho ricostruita" è la frase-sintesi della mia pittura sovrasensibile. L'ho resa Ignoto poiché l'Ignoto è un infinito contenitore di energie, di lemmi, di significati che appartengono a una realtà 'altra', oltre il confine di quella oggettiva, e l'Ignoto, questa 'terra di nessuno' primordiale ed eterna è il mio luogo di espressività, la mia terra nell'arte. Ecco perché nei miei quadri il concetto di rappresentatività, di imitazione del 'reale', così come è conosciuto, non è mai presente.
Questa serie dei giardini dell'Ignoto mi sta portando a delle intensità particolari, perché sono costruiti su strati-energie, che a loro volta provengono da profondità primordiali dell'Ignoto. Così i giardini si intrecciano uno con l'altro, ma i labirinti che creano hanno la stessa fonte di energia degli strati, da qui l'atmosfera magica, a volte incantata, altre volte drammatica o potente
I miei quadri non sono astratti, e non sono figurativi; sono trasfigurazioni-sintesi di sterminati e clamorosi equilibri primordiali dell'energia dell'Ignoto. Parlare di 'equilibrio', in pittura, rimanda subito a dinamiche di spazi e forme vincolate a un concetto di espressività armonica, di giustapposizione fra colori, forme e segni.
Ma l'equilibrio di cui parlo è ' l'equilibrio sovrasensibile', che dell'armonia fa un lemma primordiale, cioè contiene significati interiori che appartengono all'Eternità. E appartenenti all'Eternità, questi significati hanno in sé totale libertà, e non concepiscono le 'regole' della realtà oggettiva. Così un equilibrio sovrasensibile è un'armonia di trasfigurazione, e come tale partecipa di soluzioni espressive sovrasensibili.
Poiché nell'Ignoto tutto è possibile perché tutto è in mutazione continua, anche i miei quadri lo sono, come lo sono i loro equilibri interiori.